Non posso spiegare quanto sono rimasta affascinata da questa tecnica orientale di origine giapponese realizzata con gli ingobbi colorati. Sto ancora sperimentando ma trovo che sia straordinario l’effetto delle incisioni riempite con l’ingobbio nero… Qua sotto vediamo la lavorazione a crudo, un’immagine di una ciotola dopo la prima cottura e le restanti fotografie dei pezzi invetriati.
.Molto bello!Per riassumere mi pare di capire,..incisione a durezza cuoio,rempimento con colore,cottura e finitura cristallina.Giusto?
sì, dopo il riempimento con colore (ingobbio nero) però va graffiato via il colore in superficie in modo che resti solo quello nei solchi. Si può usare una spatolina di acciaio di quelle tipo mezzaluna morbida
Scusa, ma non ho capito bene…. incisione a durezza cuoio, e poi riempimento colore, pulizia e cristallina , una sola cottura?Forse è una domanda stuidina, ma sono alle prime armi…Grazie
Ciao Gabriele, domanda lecita invece 😉
In realtà le cotture sono due. Prima si lavora sul pezzo crudo incidendo, riempiendo di colore e togliendo il colore in eccesso in modo che resti solo dentro i solchi. Finita questa prima fase si fa la prima cottura per cuocere il pezzo a biscotto. Poi il biscotto si copre con la cristallina (io faccio a immersione) e si procede con la seconda cottura. Chiedi pure se hai altre domande
Salve ma l’engobbio deve essere fatto sempre a durezza cuoio?
non necessariamente, anche quando è a durezza osso si può applicare l’engobbio, l’unico problema potrebbe essere che si asciuga molto più velocemente
Ciao, nel video il colore dato a pennelloentra nelle incisioni ma sulla superfi ieri integra si ritira e non capisco il perché quindi viene rimosso con una spugnetta e non con la spatolina…
io faccio a crudo, quindi non riesco a levare l’engobbio con la spugna perchè il pezzo è a durezza cuoio