Da una bellissimo laboratorio sulla Street Art fatta con le classi terze al museo MART di Rovereto, in provincia di Trento, abbiamo elaborato questi disegni, immaginando di essere street artists con dei grandi spazi a disposizione da decorare. L’ AREA EDUCAZIONE del Mart, con la sua sezione dedicata alla didattica ci ha proposto un percorso attraverso l’elaborazione di un “TAG”, una firma da disegnare in vari stili, secondo la tendenza più rappresentativa dei GRAFFITI. Abbiamo imparato che la Street Art più attuale non è fatta solo da elaborate scritte ma anche di immagini, figurative o astratte che suscitano forte emozioni e raccontano storie. Le grandi dimensioni di queste figure immergono lo spettatore in narrazioni giganti, coinvolgenti, magiche. Abbiamo voluto realizzare l’idea proposta dai nostri bravissimi amici del Mart che ci hanno guidato in questa scoperta della Street Art, concentrandoci soprattutto sui PUPPETS, le grandi figure che popolano muri di grandi palazzi nelle città di tutto col mondo. Dopo aver visto il lavoro di artisti come Ariz, Passo, Macs, Millo, Phlegm, abbiamo realizzato i nostri puppets disegnando con le matite colorate su carta da lucido. La base del disegno sono fotocopie ingrandite di palazzi con grandi muri vuoti.
Le indicazioni per realizzare il disegno sono state queste:
- inventare un personaggio
- deformare corpo e viso (non serve rispettare le proporzioni)
- adattare la posizione del corpo allo spazio da decorare
- pensare ad un oggetto o ad una attività ( il personaggio deve fare qualcosa con qualche oggetto)
- raccontare una storia (il personaggio può pensare/ provare/ trasmettere emozioni, un messaggio o un’intenzione)
- disegnare anche uno sfondo , realistico o astratto
- disegnare e colorare a matita sulla carta da lucido. Il disegno si può anche ripassare nei suoi contorni con pennarello nero sottile
- mettere il proprio TAG (la propria firma con uno pseudonimo)
Favoloso! …Mi aspetto di vedere qualche opera dei tuoi alunni sui muri della mia città ; )
A presto. Elisa
Ciao Elisa… magari! alcuni poi sono proprio belli! Tu stai bene? Grazie del commento e a presto 😉
ciao, faccio fatica a trovare i palazzi con i muri vuoti da stampare. Per caso hai un link da suggerirmi? Grazie
Ciao Elisabetta! A dire il vero io ho avuto la fortuna di sfruttare le fotocopie fornite dal museo Mart: come ho scritto nel post abbiamo fatto un laboratorio didattico con loro e mi hanno regalato queste fotocopie. Credo che siano frutto di una paziente ricerca sul web o di foto reali fatte in qualche città…
Buongiorno Miriam, seguo con grande ammirazione questo blog. Sarebbe interessante avere copie (pdf o jpg) dei muri vuoti dei palazzi per tentare di rifare il laboratorio anche a scuola. Non c’è modo di averne una scansione?
Grazie mille
Laura
Ciao Laura
purtroppo come ho scritto nel post il materiale mi era stato dato dal museo Mart dove avevamo cominciato l’attività, poi finita a scuola, per cui non ho immagini.
Dovrei fare una ricerca online e recuperare un po’ di foto di palazzi dismessi o periferie con grandi palazzine o fabbriche con muri vuoti. Se rifaccio l’attività lo faccio di sicuro.
Mi dispiace perchè in effetti l’attività è molto divertente per i ragazzi e credevo di avere qualche immagine da condividere con te, ma sicuramente troverò il modo di proportla nuovamente e cercherò altre foto idonee.
Fammi sapere se proponi l’attività o se ti capita di trovare qualche foto adatta
Ci sono dei lavori molto belli. Mi piacerebbe sapere se i creatori possono essere interessati a creare maglette personalizzate da vendere sul nostro sito http://www.stamparetshirt.com/
Ciao Christian, grazie del messaggio! I ragazzi che hanno fatto i disegni erano in terza media e a settembre cominceranno le superiori… Ho dato un’occhiata al tuo sito e sarebbe interessante fare un lavoro personalizzato da stampare su delle t-shirt con i ragazzi, la fattibilità dipende un po’ dal prezzo, però è una bella idea. Grazie del link, magari lo propongo in terza media. 😉
Creare un progetto che prevede il passaggio dalla teoria alla pratica, non è da tutti! Significa investire non solo in creatività, immancanile caratteristica, ma dare al ragazzo la possibilità di vedere espressa la sua creazione a 2360 gradi!
Grazie Giulia!e oltretutto è un progetto davvero divertente e stimolante!