L’osservazione di un oggetto da molto vicino mette in moto pensieri su come è fatto questo oggetto, quali sono le parti che lo compongono e i meccanismi che lo muovono. Ma disegnare un oggetto nei suoi dettagli è un passo in più verso la conoscenza di quell’oggetto, e la mano, si sa, ha una memoria potenziale che ci farà “conoscere” quell’oggetto per sempre.
Pensiamo allo studio delle piante nella botanica e all’applicazione del disegno come strumento di analisi scientifica, pensiamo a Leonardo da Vinci che attraverso il disegno comprendeva i complessi meccanismi della natura.
Nelle classi seconde abbiamo affrontato l’argomento della copia del “dettaglio” di un oggetto, ed ogni studente si è portato da casa un piccolo oggetto, scegliendo tra attrezzi e strumenti con una forma non troppo semplice. Osservando l’oggetto da vicino sono state scelte 4 inquadrature diverse, con angolazioni differenziate.
Il disegno è eseguito a tratto lineare e qualche studente si è aiutato con una piccola cornice quadrata da mettere davanti all’oggetto per scegliere le inquadrature.
Il fondo è dipinto ad acquerello mentre l’oggetto è sfumato in monocromo con le matite colorate. I colori creano forti contrasti per valorizzare le forme. Le linee sono state ripassate con un pennarello nero, per far risaltare i particolari.
Buongiorno! se volessi fare una trasposizione didattica per una classe di terza elementare, potrebbe funzionare?
magari con oggetti semplici sì, imparano a osservare