Grazie all’idea del mio collega Luigi Santibacci, nelle classi prime abbiamo realizzato dei personaggi fantastici ispirandoci alle figure/sculture di Jean Dubuffet, con le sue inconfondibili sagome deformate, gli spessi contorni neri e i pattern a linee rosse e blu.
Dubuffet nel 1945 teorizza e introduce il concetto di Art Brut con lavori che sono spontanei, immediati, prodotti da persone prive di specifica formazione artistica: il termine infatti definisce l’attività creativa di “artisti loro malgrado”, che creano senza intenzioni estetiche, per una personale pulsione emotiva confluente in una comunicazione immediata e sintetica.
Abbiamo quindi provato a imitare lo stile di questo artista senza preoccuparci delle proporzioni, della bellezza o della somiglianza con la realtà, imitando il suo inconfondibile stile. Oltre al personaggio abbiamo inventato un nome e disegnato tutto con le forme scomposte e incastrate l’una nell’altra tipiche di Dubuffet.
Per questo lavoro servono immagini delle opere di Dubuffet alle quali ispirarsi, e poi foglio, matita, gomma e pennarelli nero, blu e rosso.
Ecco i lavori dei ragazzi con i personaggi e i loro nomi fantasiosi: i primi disegni sono quelli della 1° E dell’IC Mezzolombardo-Paganella.
Ma quanti colori! Non conoscevo il personaggio….
Sempre una bella scoperta! Alla prossima!