Nella progettazione delle scenografie per lo spettacolo del Marcovaldo di Calvino insieme ai registi Jacopo Laurino ed Elena Galvani di Stradanova Slow Theatre ho pensato di creare delle scene colorate in mezzo al grigiore monocromo della città dove vive Marcovaldo e di animare le sue visioni poetiche e i suoi sogni deliranti con delle animazioni in stop motion. I ragazzi del laboratorio pomeridiano hanno accolto la sfida e hanno creato queste stop motions per le quattro scene liberamente tratte dai racconti di Calvino.
E’ stata effettivamente una vera e propria sfida perchè abbiamo dovuto progettare e costruire una struttura per fissare la macchina fotografica in modo da realizzare foto in sequenza con l’obiettivo fisso, ma ci doveva essere anche lo spazio sufficiente per lavorare a più mani su un piano. Con l’aiuto di mio marito abbiamo costruito una specie di cavalletto per stop motions usando un banco rovesciato, sul quale ho fissato un piano da disegno all’altezza giusta per dipingere e disegnare le scene con un’inquadratura fissa.
Una volta costruita la struttura (grazie Mario Battocletti!) abbiamo progettato le quattro scene cercando di fare circa 500 scatti per ogni scena in modo che ogni animazione avesse la durata di due/tre minuti. I ragazzi hanno lavorato in tre o quattro per ogni video, uno studente si occupava degli scatti mentre gli altri dipingevano, o disegnavano, o spostavano gli oggetti preparando ogni scatto.
Ho montato la sequenza di foto con iMovie e l’effetto finale è davvero spettacolare, i ragazzi sono entusiasti!. Le stop motions sono state proiettate durante lo spettacolo e hanno avuto l’effetto sperato: introdurre lo spettatore nel mondo ingenuo e lirico di Marcovaldo, che immagina e vede una natura piena di meraviglie e miracoli nonostante l’evidente squallore del luogo che abita. Insomma, giudicate voi:
Veramente complimenti per l’inventiva e per il bellissimo risultato!
Grazie Serena, è stata una sfida ma è stato molto divertente!
Non ho capito come si realizza