Questo post è dedicato alla professoressa Alessandra Tombesi e alle sue classi terze: la 3C della Scuola Calamandrei e la 3D della Scuola Pirandello di Firenze. Dopo aver affrontato l’Impressionismo i ragazzi sono rimasti molto colpiti dalla curiosità che le stampe giapponesi hanno suscitato negli artisti del tempo. Così hanno cercato di capire meglio cosa alimentasse il cosiddetto GIAPPONISMO, l’interesse degli artisti occidentali nei confronti di immagini appartenenti ad una cultura tanto lontana come che ritroviamo nelle stampe giapponesi.
L’asimmetria, la semplicità e i tagli fotografici che portano a modelli compositivi più dinamici, sospesi tra naturalismo e spazialità nuove, sono stati il punto di partenza per una contaminazione tra PAESAGGI LONTANI. Ecco qua il procedimento adottato:
- Ogni studente ha scelto una tra le tante stampe giapponesi di Utamaro, Hiroshige e Hukosai
- Le immagini delle stampe sono state ricalcate su carta da lucido con un pennarello nero. Le figure da ricalcare sono state scelte facendo attenzione alle “inquadrature” e alla valenza del contorno “nero” che caratterizzano queste stampe
- Le immagini ricalcate sono state fotocopiate su carta bianca e successivamente ritagliate con forbici e cutter
- In funzione del soggetto delle stampe, è stato scelto un paesaggio impressionista a cui ispirarsi.
- Il paesaggio impressionista è stato dipinto a tempera, reinterpretando liberamente il soggetto
- per finire, gli studenti hanno creato una composizione facendo convivere il soggetto grafico e bidimensionale tratto dalla stampa giapponese, con paesaggio ottocentesco, pittorico e materico.