Il mio nome in prospettiva

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Dopo aver sperimentato la prospettiva centrale, con i ragazzi di seconda abbiamo lavorato sulla prospettiva accidentale, immaginando di costruire un’enorme architettura con il nostro nome. Seguendo le regole della prospettiva con due punti di fuga, abbiamo disegnato le lettere tridimensionali e poi le abbiamo colorate con pennarelli e matite. Per far sembrare le parole come delle grandi architetture abbiamo aggiunto un orizzonte, un cielo sfumato, una strada in prospettiva e delle piccole persone che passeggiano di fronte alle lettere monumentali.

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11 commenti su “Il mio nome in prospettiva”

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